LA PRIMA MESSA

 

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Inviato da ALESSANDRO R.

 

LA PRIMA MESSA

 

Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per il suo esordio pubblico.

Quella era la sua prima Messa.

L’emozione e la presenza dell’Arcivescovo, gl’impedivano quasi di parlare.

Facendosi coraggio si avvicinò all’Arcivescovo facendogli presente il suo stato.

Questi gli sorrise benevolmente e, in via del tutto eccezionale, gli suggerì di mettere un pochino di vodka nell’acqua del suo calice per ottenere un effetto corroborante e rilassante.

Il giovane prete ringraziò e seguì il consiglio.

Quindi svolse la sua funzione ed alla fine si sentì molto euforico per come erano andate le cose. L’emozione era scomparsa ed il suo officiare e parlare era stato fluido e brillante.

Passò il resto della giornata sentendosi intimamente soddisfatto e la sera, quando andò a letto, si addormentò felice come un cherubino. Il giorno dopo gli fu recapitata una lettera.

Era dell’Arcivescovo e diceva:

” Caro Don Angelo, qualche appunto spicciolo sulla funzione di ieri:

– La prossima volta, metta un po’ di vodka nell’acqua e non viceversa.

– E si ricordi che non sta bene mettere limone e zucchero sul bordo del calice.

– La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo.

– Ci sono 10 comandamenti e non 12.

– Ci sono 12 discepoli e non 10.

– I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma.

– Non ci si riferisce alla croce come “quella T di legno”.

– Non ci si riferisce a Gesù Cristo e suoi discepoli come “JC e la sua gang”.

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