Angiolino e Mimma (Equipe Genova 14)

in una “LETTERA END” ho trovato una bella storia che sono convinto meriti di essere inserita nel mio sito in modo che sia visibile a tutti perché il significato, nella semplicità ed arguzia del racconto è palese ed assai utile.  Le immagini le ho scelte io da Internet.

Spero che gli amici di Genova non saranno contrari alla pubblicazione.

Giancarlo

 

 

 LE COPPIE

   

Vedo le coppie come equipaggi

iscritti a una gara di canottaggio.

La competizione è “due con”

qualcuno crede che sia “due senza”.

Lungo il percorso sciamano

una gran varietà di concorrenti

Ci sono i più affiatati che filano via,

sembrano senza fatica.

C’è si stanca facilmente

e smette di remare.

C’è chi discute sulla direzione da prendere

o su chi deve remare.

C’è chi rema dritto e chi rema contro

C’è chi non rema perchè l’altro rema per due.

C’è chi non può remare perchè

deve sistemare la barca che fa acqua.

C’è chi maledice la propria barca

perchè gli sembra più pesante delle altre.

C’è chi rema con orgoglio perchè crede di

essere l’unico a remare su quella barca.

C’è chi non ha più voglia di remare.

C’è chi crede di essere l’unica barca del percorso

e non si accorge delle altre barche

C’è chi dopo una partenza burrascosa

trova l’accordo con il compagno,

Ma la maggior parte rema con fatica,

ma rema sempre, colpo su colpo,

nella giusta direzione lasciandosi

guidare dal Timoniere.

Tutte queste barche sono silenziose

e vanno avanti nonostante le

difficoltà del percorso

e nonostante tutto

dietro di loro lasciano una scia

fresca e luminosa che invita a seguirle

   
gli sposiequipaggio in canoa.JPGil Salvatorescia

 Angiolino e Mimma (Equipe Genova 14)