in una “LETTERA END” ho trovato una bella storia che sono convinto meriti di essere inserita nel mio sito in modo che sia visibile a tutti perché il significato, nella semplicità ed arguzia del racconto è palese ed assai utile. Le immagini le ho scelte io da Internet.
Spero che gli amici di Genova non saranno contrari alla pubblicazione.
Giancarlo
LE COPPIE |
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Vedo le coppie come equipaggiiscritti a una gara di canottaggio.La competizione è “due con”qualcuno crede che sia “due senza”.Lungo il percorso sciamanouna gran varietà di concorrentiCi sono i più affiatati che filano via,sembrano senza fatica.C’è si stanca facilmentee smette di remare.C’è chi discute sulla direzione da prendereo su chi deve remare.C’è chi rema dritto e chi rema controC’è chi non rema perchè l’altro rema per due.C’è chi non può remare perchèdeve sistemare la barca che fa acqua.C’è chi maledice la propria barcaperchè gli sembra più pesante delle altre.C’è chi rema con orgoglio perchè crede diessere l’unico a remare su quella barca.C’è chi non ha più voglia di remare.C’è chi crede di essere l’unica barca del percorsoe non si accorge delle altre barcheC’è chi dopo una partenza burrascosatrova l’accordo con il compagno,Ma la maggior parte rema con fatica,ma rema sempre, colpo su colpo,nella giusta direzione lasciandosiguidare dal Timoniere.Tutte queste barche sono silenziosee vanno avanti nonostante ledifficoltà del percorsoe nonostante tuttodietro di loro lasciano una sciafresca e luminosa che invita a seguirle |
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Angiolino e Mimma (Equipe Genova 14) |